
Era stata richiesta a gran voce da parte dei consiglieri di minoranza e anche dal gruppo degli ambientalisti.
E finalmente si farà.
L’amministrazione comunale e la Commissione Ambiente hanno organizzato, per martedì 7 novembre alle 21, un’assemblea pubblica per esporre il progetto di realizzazione di un impianto di biometano e compost.
L’impianto sorgerà nella zona industriale del paese e ha provocato una reazione negativa da parte degli ambientalisti guidato da Barbara Squillace.
Gli attivisti hanno individuato alcune criticità, che si riferiscono al pericolo incendi ed allo smaltimento delle acque, che non possono confluire all’interno del depuratore di Smat, non così capiente da ricevere altri liquidi oltre a quelli della popolazione.
L’acquedotto è infatti realizzato per servire due mila persone ma secondo Squillace il dato è però sbagliato e con l’acqua del biometano la soglia stabilita verrà superata.
C’è, poi, la questione relativa agli incendi.
Un minimo guasto potrebbe un incendio di enorme portata per via della combustione che everrà effettuato dall’impianto.
Quindi la decisione di protestare.
“Stiamo continuando con i volantinaggi e raccogliendo firme contro la centrale Biometano – commenta Barbara Squillace, promotore dell’iniziativa -, mentre l’amministrazione sta preparando con la Ferplant un’assemblea pubblica”.
“Naturalmente– aggiunge – sarà un’assemblea a senso unico dove le opposizioni non hanno previsto di aprire un confronto”.
L’ambientalista aspetta anche l’arrivo della nuova Conferenza dei Servizi.
La riunione è stata convocata per il 10 novembre alle ore 9,30.
“Noi del comitato abbiamo presentato osservazioni e chiesto alla Dottoressa Molina di partecipare come uditori. Stessa cosa ha fatto Pro Natura Torino e Fabio Tomei del Carp”.
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