
Hanno suscitato reazioni da una parte e dall’altra gli articoli su La Rondinella, la residenza per anziani di Rondissone pubblicati su questo giornale la scorsa settimana e anche nei mesi scorsi. Il sindaco Miriam De Ros e la cooperativa che gestisce la struttura, Agorà d’Italia hanno preso carta e penna in mano per raccontare e chiarire la situazione in cui versa la casa di riposo – da mesi i dipendenti lamentano il mancato pagamento degli stipendi – e le soluzioni che verranno adottate.
Ecco cosa ci hanno scritto.
IL SINDACO MIRIAM
DE ROS
“Sin dal 2013 la Cooperativa “L’Agorà d’Italia” , che dal 2007 gestisce la Casa di riposo “La Rondinella” di Rondissone, presenta difficoltà nei pagamenti degli stipendi dei propri Soci e l’arretrato si è sempre attestato su un ritardo di tre mesi. Il Comune, che ha con l’Agorà un contratto d’affitto della struttura, ha più volte usato la propria influenza per sanare questa incresciosa situazione supponendo una situazione di cassa della Cooperativa difficile e tenendo altresì ben presente le difficoltà oggettive dei Soci lavoratori. La condizione a tutt’oggi continua a protrarsi e i Soci hanno proceduto, con il sostegno dei Sindacati, ad attivare ingiunzioni di pagamento. L’amministrazione comunale di contro ha scoperto nel febbraio 2016, a seguito di lunghe e difficoltose indagini ostacolate nei modi più irregolari, che dal 2010 l’Ufficio di Ragioneria non aveva più effettuato le compensazioni annuali con la Cooperativa Agorà, compensazioni che consistevano nella richiesta di pagamento della quota d’affitto della Cooperativa dal quale si andavano a scalare le quote dei pasti dei tre ordini di scuola e altre spese. La ricostruzione di queste mancate compensazioni, è stata oltremodo lunga in quanto si sono dovuti riordinare centinaia di fatture, lavoro che ha impegnato per molto tempo il Commissario Prefettizio e il Revisore dei Conti. Da ciò è emerso che il Comune ha un credito di ben 191 mila euro con l’Agorà, credito inserito nel Bilancio 2016 e anche nel Fondo dei crediti di dubbia esigibilità visti i mancati versamenti da parte della Cooperativa.
Bisognava compensare e riscuotere anno per anno non giungere a questa situazione.
E’ ovvio che detta, cifra in questa delicata situazione di bilancio, servirebbe all’Amministrazione che invece deve procedere al recupero del credito con ingiunzioni e/o piani di rientro ecc… augurandosi che questi non presentino le stesse difficoltà come quelle emerse per il pagamento degli stipendi ai Soci lavoratori.
La scadenza del contratto con la Cooperativa è prevista per il 17 settembre 2016 e la situazione da affrontare è la seguente:
prorogare per una serie di mesi (31/12/2016) il contratto con l’Agorà che è obbligata ad accettare su richiesta dell’Ente alle stesse condizioni economiche previste dal contratto; realizzare una gara pubblica previa indagine di mercato e affidare ad un’altra Ditta o Cooperativa la gestione temporanea della struttura in attesa di perfezionare un altro appalto di lunga durata, non avendo però la certezza di mantenere inalterata la condizione economica attuale riguardo all’affitto anche perché in questo periodo di crisi, i canoni di locazione hanno subito notevoli ribassi.
L’Amministrazione sta ponderatamente valutando le due opzioni ed entro brevissimo tempo assumerà una decisione.
Per quel che concerne invece il nuovo appalto, vista la riluttanza della Cooperativa Agorà a proporsi nonostante le sollecitazioni, una diversa Cooperativa si sta proponendo con un project financing che permetterebbe l’ampliamento della casa di riposo rendendola decisamente più concorrenziale sul mercato.
Quanto per esigenza di chiarezza”.
Miriam De Ros
LA COOPERATIVA
AGORA’ D’ITALIA
“ In merito alle affermazioni riportate tra virgolette e attribuite al Sindaco Miriam De Ros, ci appare del tutto fuorviante la cifra indicata come da noi dovuta a titolo di affitto, in quanto non contenente lo storno delle fatture che devono essere pagate dall’Amministrazione comunale alla nostra cooperativa. Abbiamo indicato al Comune un piano di rientro del debito e, conseguentemente, abbiamo già versato la prima rata, portando il debito stesso alla cifra di 56.149 euro, ben lontana dal 160.000 dei quali parla il Sindaco, secondo quanto riferito nell’articolo. Per quanto riguarda il pagamento degli stipendi, fermo restando il ritardo accumulato nel tempo a causa delle difficoltà di liquidità dovute essenzialmente, come correttamente riportato dall’articolo, ai ritardi dei pagamenti da parte dei fornitori, situazione questa che è purtroppo generalizzata e che sta causando analoghi problemi a molte strutture del consorzio L’Agorà d’Italia nonostante la solidità di portafoglio ordini, non ci sono stati elementi nuovi di preoccupazione nelle ultime settimane. Un dato infine, che smentisce che la difficoltà delle struttura siano aumentate nel 2016, a seguito anche delle citate dimissioni del suo responsabile: in questo momento la residenza, con 21 ospiti ai quali si sommano i cinque del centro diurno, ha raggiunto il limite della capienza, un numero ben superiore ai 16 che erano stati toccati nella precedente gestione; ciò dimostra l’accresciuta qualità dei servizi offerti, con conseguente apprezzamento da parte degli ospiti. Pur rispettosi della volontà e delle decisioni che l’Amministrazione Comunale vorrà assumere, quindi, ci teniamo a ristabilire l’esatto quadro della situazione per non fornire ai lettori e, di conseguenza, ai cittadini dati che non corrispondono alla realtà dei fatti”.
L’Agorà d’Italia
Cooperativa Sociale
Consortile
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